E' qui, racchiusa in quest'immagine, la fine dell'edizione 2017 della Robocup jr Italia.
Gli antefatti sono stati già documentati sulla nostra pagina FB ufficiale; oggi invece vogliamo parlare del giorno dopo, di quello che accade quando le cose che si desiderano, si preparano, e si vivono, poi finiscono. A Foligno abbiamo vissuto l'atmosfera della finale, abbiamo creduto nel sogno e ci abbiamo sperato finché è stato possibile. Poi però è arrivato solo un nono posto, che non è podio, non è vittoria e tantomeno trionfo.
Cari voltiani robottofili ritratti in foto, vi sveliamo un segreto, che però non è un vero e proprio segreto, ma una sorta di piccola anticipazione, uno spoiler esistenziale: la passione e la caparbietà, insieme al vostro personale talento, vi hanno consentito di vivere un'esperienza unica, da veri e propri privilegiati, che vi ha emozionato, vi ha fatto sentire particolarmente vivi ed uniti e che non dimenticherete mai.
Da lunedì tutti, mezzobusti o figure intere che siate, tornete a vivere la beata ordinarietà delle vostre personali esistenze: i ragazzi del quinto anno potranno dedicarsi anima e corpo all'esame finale che li attende lì, inamovibile e sogghignante, mentre gli altri affronteranno le prove di valutazione programmate per quest'ultimo scorcio di anno scolastico, con buona pace di tutti. E come non essere felici anche di questo? L'ordinarietà è il cuore pulsante della nostra formazione, l'unica strada ad oggi conosciuta per edificare le direzioni di senso del nostro abitare il mondo ed in grado di fornirci la cassetta degli attrezzi con i codici interpretativi fondamentali della realtà. Ergo, manco a dirlo, bisogna studiare, studiare e ancora studiare: leggere, approfondire, ricercare, senza mai stancarsi, perché è proprio vero che ad imparare non si finisce proprio mai.
Ma vi assicuro che quando dovrete raccontare chi eravate alle persone che a un certo punto arriveranno per volervi bene, insieme a chi già ve ne vuole adesso, vi verrà di raccontare, tra l'altro, proprio di quella volta lì, a Foligno, nel 2017 (2017? oddio quanto tempo...), che stavate lì, tutti insieme, ad imparare facendo e divertendovi (aaaah, divertimento a scuola: che orrore!), a credere in un sogno, ad esorcizzare la delusione imparando a non prendersi - mai - troppo sul serio...
Cari voltianacci d'assalto folignanti, ecco cosa resta di questo vostro amore per le cose importanti che aiutano a crescere in armonia e bellezza, di questa vostra passione per i robot, il coding e le cose tecnologiche: l'emozione che può tornare, la traccia indelebile del fremito, il retrogusto del sogno, che arriva in levare, quando da tempo oramai non ci pensavi più.