Italia-Romania a/r: un motivo in più per dire che è stato un successo

29 Giugno 2017

Vediamo vediamo quanto siete attenti, cari VOLTIAN(f)OLLOWERS che sui nostri canali web ci date tante soddisfazioni.

Primo indizio: IL VOLTA VOLA IN...TRANSILVANIA!

Era questo il titolo di un brevissimo post sulla nostra pagina Fb datato 19 marzo 2017, con il quale condividevamo con voi il momento iniziale di un percorso didattico di scambio culturale mooolto fuori dagli schemi, e che per questo aveva fatto mooooolta fatica a prendere forma.

Secondo indizio: UN'IMMAGINE IN POSA ALL'INTERNO DI UN AEREOPORTO

Un classico di ogni partenza di gruppo, si dirà, ma quella foto per noi era già diventata il simbolo della forza e della caparbietà di noi voltiani, in particolare delle prof.sse Merlicco e Novembre, ideatrici del progetto di scambio, e del nostro Dirigente Scolastico prof.ssa Maria Pia Lentinio che con fervore e lungimiranza le aveva sostenute.

Terzo indizio: HUNEDOARA

Questa la meta del viaggio, di un vero viaggio, di quelli che durano un po', al di fuori dei circuiti turistici. Prima un volo aereo, poi un lungo trasferimento in pullman fino in Transilvania, per una settimana da trascorrere in una scuola di quella città, il Colegiul National "Iancu de Hunedoara" a stretto contatto con studenti romeni più o meno coetanei, in una full immersion di autentico scambio, per conoscersi e riconoscersi, per crescere nell'incontro e nella condivisione di storie e di esperienze, per scoprirsi, tutti e semplicemente, giovani cittadini del mondo, come scrivevamo nel post.

Quarto indizio: 1500 VISUALIZZAZIONI

Ebbene si, quel post ebbe 1500 visualizzazioni in pochissime ore. Un post semplicissimo, classico, al limite del banale: una foto ed una breve descrizione del momento. Ah però, tutta quella energia in così poco tempo: clic di famigliari entusiasti e un po' preoccupati? Di compagni di classe che quel treno avevano deciso di perderlo, e forse, un po' si erano già pentiti? Di semplici curiosi internauti ( i voltianollowers diamine!)? In ogni caso un bel segnale...

E poi...e poi...andò a finire che i nostri studenti ritornarono dopo una settimana, stanchi ma contenti, come si usa dire, che poi a maggio furono gli studenti romeni a ricambiare la visita, a frequentare le nostre aule, ad abitare le case degli studenti voltiani, divenendo un po' voltiani anche loro, alla scoperta del nostro territorio e delle nostre tradizioni.

E scambio di classe fu. Un grande obiettivo raggiunto a pieni i voti. Un vero successo. Tutti soddisfatti.

Fine? Non proprio...

Succede infatti che in un pomeriggio come quello di oggi, quando la scuola è già divenuta un prodotto in scadenza, quando è quasi luglio ed un caldo impertinente prova a rendere questi ricordi ancora più sfumati, mi viene fatto recapitare un articolo, scritto da una studentessa della quarta Liceo Scientifico, che vuole essere un semplice reportage di quella bella esperienza fatta a scuola.

E Invece no, cara Camilla, il tuo scritto, spontaneo ed autentico, è qualcosa di molto prezioso per tutti noi: il tuo è un dono, una gioia, un intimo sorriso, un motivo in più per dire che è stato davvero un successo. Grazie Camilla!

Buona lettura!

Inizialmente parte tutto come un gioco, come un passatempo.

Variare un po’ il solito tragitto da casa a scuola. Intravedi un luogo intrigante e ti butti a capofitto senza aspettarti nulla.

Una settimana, che sarà mai? Continui a ripeterti per coprire quella patina d’agitazione che lentamente inizia ad invaderti. Pensi ai crediti, alle ore di alternanza scuola lavoro e decidi di partire.

Persa tra i vestiti da portare e nell’acquisto dei pensierini tipici italiani da portare alla famiglia ospitante, tra l’euforia del viaggio in aereo e le lamentele per il tragitto infinito, raggiungi la destinazione. Posti, abitudini e visi nuovi. Una pecorella smarrita, è così che ti senti appena arrivata. Un turbinio di emozioni che frullano all’impazzata, lì sola contro un mondo che non ti appartiene.

La maggior parte di voi si starà chiedendo in quale parte sperduta del mondo si trova Hunedoara, beh me lo chiedevo anche io fino a qualche mese fa. In Romania.

Quanti pregiudizi vengono fuori da quest’unica parola. Lì invece ci sono persone come noi; vanno a scuola, fanno sport e di tanto in tanto litigano con i genitori.

Un piccolo mondo parallelo con cibo diverso e case tanto tanto pulite.

All’inizio è difficile, sei lì tutta impacciata con le mani in mano sperando che ti versino un po’ d’acqua nel bel mezzo della cena; non vuoi apparire sgarbata o troppo taciturna. Timore; quel timore poi di cosa, di semplici persone alla ricerca di un contatto visivo con i tuoi occhi tanto timidi. E poi impari a toglierti le scarpe prima di entrare a casa, impari il tragitto da casa a scuola, impari qualche nuova parola e impari a rispettare ciò che non fa parte della tua cultura.

Abbiamo visitato posti meravigliosi, incontrato persone sempre disponibili e gentili e mangiato piatti tipici molto buoni.

Questa esperienza con il progetto “Scambio di Classe” mi ha lasciato dentro un segno indelebile. E posso solo ringraziare per essermi data questa occasione unica.

Dopo questa esperienza voglio soltanto dirti di non smettere mai di creder in te.

Proprio tu che stai leggendo.

Abbatti quelle barriere e viaggia, scopri posti nuovi, usanze nuove, persone nuove e conoscerai meglio anche te stesso.

Osa e non avere paura, il mondo è lì fuori che ti aspetta, sii goliardico e affamato, perché basta un “nice to meet you” per liberarci dalle nostre paranoie e iniziare un magnifico viaggio.

Camilla Masciulli 4 A Liceo